martedì 13 febbraio 2024

La cripta di Santa Maria

Ieri sera lunedì 12 febbraio 2024 ho visitato la cripta che si trova sotto l'altare maggiore di Santa Maria.  

Era stata spostata la botola di marmo e l'accesso si effettuava mediante una scala a pioli di alluminio.

Arrivati al piano di calpestio ho notato che eravamo sulla terra battuta e si trovavano cumili di terra nei quali si potevano individuare delle ossa.          

Sepoltura di Filippo Arrica vescovo di Alghero dal 24 febbraio 1832 alla sua morte avvenuta il 29 gennaio 1839. Dopo di lui ci furono quattro anni di sede vacante fino all'arrivo di Efisio Casula il 22 luglio 1942 dimessosi quello stesso anni. Dopo di lui fu vescovo Pietro Raffaele Arduino (dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali) dal 30 gennaio 1843 al 12 novembre 1863 quando venne a mancare.



Sepoltura del reverendo Giuseppe Luigi Fresco, Vicario Generale, Canonico del titolo della Vergine degli Angeli di Alghero deceduto il 26 giugno 1855 a 68 anni. Era nato nel 1787.

Ad Alghero vi erano famiglie Fresco che arrivavano da Torre del Greco e altre provenienti dalla Liguria.

Nel febbraio 1745 è citato in qualità di padrino Giacomo Fresco della Riviera di Genova.

Il 24 gennaio 1793 troviamo Vincenzo Fresco di Torre del Greco.

In quello stesso periodo il teologo Rafaele Fresco era canonico della Cattedrale e pro-vicario generale con prebenda di Macomer.

(L'estate del colera di Marina Sechi Nuvole, Edicions de l'Alguer, 2019,  Vol I p. 240, Vol III, p. 243)


In questa sepoltura si legge l'anno 1862. Chi ha guardato dalla breccia ha visto il corpo del vescovo sepolto con tutti i paramenti. Potrebbe essere il vescovo Pietro Raffaele Arduino ma lui è deceduto il 12 novembre 1863 quindi l'anno non coincide. E' morto all'improvviso, come sua madre. Aveva 64 anni e due mesi quindi era nato nel settembre 1799 (Sechi Nuvole, Vol.III, p. 132)

 Ad Arduino hanno dedicato anche una strada del centro storico.

Nel gennaio 1789 troviamo ad Alghero la coppia Pietro Arduino e Giovanna Maria Fadda. (Dalla raccolta dei miei dati)

 Sono i genitori del vescovo (Sechi Nuvole, Vol.III, p. 132)

Nella cassa di zinco visibile a sinistra sono state raccolte le ossa trovate sparse nel terreno.


Nel cumulo di terra addossato all'angolo della cripta si vedono anche ossa. 

In tutto nella cripta che ha una volta  a botte ci sono una decina di sepolture ma non tutte le scritte sono leggibili.


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