lunedì 26 ottobre 2015

Villanovafranca e Cagliari

In questo blog vengono pubblicate soltanto foto. L'attività dell'Associazione Tholos viene aggiornata nel seguente blog:
http://blog.libero.it/tholos

Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015 un gruppo di soci Tholos si è recato in visita a Villanovafranca e a Cagliari.


VILLANOVAFRANCA

Visita a Su Mulinu, complesso nuragico di Villanovafranca. 



L’altare è collocato all'interno di un vano del bastione che nel I Ferro era destinato al culto lunare. Scolpito in pietra arenaria l’altare riprende la forma dei nuraghi. Originariamente era coronato da spade di bronzo. Nell'ambiente sono state trovate centinaia di lucerne in terracotta e da ciò si ipotizza un culto alla luce presumibilmente svolto nel giorno del solstizio d’estate che si è protratto fino al II secolo d.C.
Come si può notare sull'altare è stato costruito un muro in pietra e malta risalente all'età romana.


Questo disegno illustra molto bene l'altare individuandone le varie parti e le relative funzioni. Di particolare interesse è il segno a forma di luna crescente, detto appunto crescente lunare che ha fatto nascere l'ipotesi che l'altare fosse dedicato alla Dea Madre.

Durante la nostra visita in un ambiente vicino alla stanza dell'altare le archeologhe Alessandra Saba ed Emanuela Pilloni erano impegnate in un'attività di scavo e ci hanno fornito interessanti notizi. La parte scavata del nuraghe è una piccola percentuale rispetto a quanto ancora vi è da scavare. 

Dopo aver visto gli ambienti visitabili del complesso nuragico, si è proceduto ad esplorarne la parte esterna che dà un'idea della vastità e complessità della costruzione ancora quasi del tutto interrata.


Da questa immagine si può vedere quanto il nuraghe sia ancora interrato.





Andiamo quindi a visitare il museo che si trova all'interno del paese. 


La ricostruzione dell'altare visibile nel Museo ce lo mostra scavato all'interno e corredato da altri manufatti di pietra adagiati sull'orlo. In basso a destra si nota un contenitore di pietra. 


Qui si vede bene la ciotola accanto all'altare.



Come dicono le didascalie al n° 6 si vede un vassoio con prese a tesa e al n° 7 c'è un askos, un biberon a forma di colomba.

Nella necropoli punico-romana vicina al nuraghe Su Mulinu si è trovata questa figurina plastica con gambe mobili che riproduce un personaggio che danza e suona un flauto a canne.

CAGLIARI


Domenica 25 ottobre siamo a Cagliari e visitiamo il centro della città. 
Qui siamo in via Manno, davanti alla chiesa di Sant'Antonio Abate. Nel 1636 in città arrivarono i Fatebenefratelli, chiamati per occuparsi dell'ospedale di Sant'Antonio di Vienne che da loro prese poi il nome di San Giovanni di Dio. La chiesa risale al 1723 e fu edificata sopra la precedente cappella dell'adiacente ospedale e convento. Nella nicchia centrale  si trova la statua di Sant'Antonio Abate raffigurato con il suo bastone e con il maialino. Il 17 gennaio, giorno di sant'Antonio Abate, si svolge la tradizionale benedizione degli animali domestici nella vicina piazza San Sepolcro.
Di fianco all'ingresso dell’ospedale, esisteva la “ruota degli esposti” con una campanella che le madri che abbandonavano i propri neonati suonavano prima di allontanarsi.*

*http://www.castedduonline.it/cagliari/centro-storico/31922/storie-e-personaggi-via-giuseppe-manno-una-strada-carica-di-storia.html
(Da Wikipedia e da Gabriele Russotto, I fatebenefratelli in Sardegna)


martedì 16 giugno 2015

Bulgaria

In questo blog vengono pubblicate soltanto foto. L'attività dell'Associazione Tholos viene aggiornata nel seguente blog:

Da mercoledì 10 giugno a domenica 14 giugno 2015 un gruppo di soci Tholos si è recato in visita in Bulgaria a Plovdiv, Kazanlak e Sofia.

Ecco 83 foto del viaggio. Se qualcuna delle persone rappresentate non vuole apparire nelle foto può comunicarlo con un commento e la foto verrà rimossa o modificata. 

MERCOLEDI' 10 GIUGNO 2015

DA SOFIA A PLOVDIV


Dopo il volo Alghero-Roma e Roma-Sofia andiamo in pullman verso Plovdiv, la prima tappa del nostro viaggio.

h. 13,28
Il primo impatto con la città di Sofia. Dal pullman vediamo alti palazzi. All'esterno di alcune finestre si notano i condizionatori d'aria.

h. 13,39
Nella periferia della capitale notiamo un'attività lavorativa. I caratteri usati nelle insegne sono in cirillico bulgaro. Sullo sfondo si vede già la catena dei monti Balcani.


h 15,14
Il nostro primo pranzo in terra di Bulgaria. Qui siamo già al caffè. Il caffè è ottimo, molto ristretto e forte. Per addolcirlo sono necessarie due bustine di zucchero.

h 15,20
Ecco la bella aiuola all'ingresso del ristorante. La parte d'insegna che si vede indica il БАР, cioè il bar. Abbiamo già capito che non riusciremo a leggere le scritte.



h 15,45
Riprendiamo il pullman alla volta di Plovdiv. In lontananza vediamo moderne costruzioni di Sofia.

h 17,52
In primo piano vecchie casette abbandonate e sullo sfondo alti palazzi.

Arriviamo a PLOVDIV - ПЛОВДИВ
h 19,09 
 La prima visita è per il Museo Trakart. Scopriamo così che Plovdiv conserva numerosi e importanti monumenti del periodo romano. Nel museo vediamo un grande mosaico.


Vetri di epoca romana


Splendida ciotola che raffigura un uccello (gabbiano?) con un pesce nel becco.

Tre pesci verdi decorano una ciotola.

Un candelabro a sette braccia.

h 19,39
Nel 2019 Plovdiv avrà il titolo di capitale europea della cultura insieme a Matera.

Scultura di bronzo che raffigura un uomo. Evidentemente c'è l'uso di toccare le sue gambe che appaiono particolarmente lucide.

h 19,49
Il gruppo si trova davanti alla basilica di Sveta Marina.

h 19,50
Ed eccoci arrivati alo Stadio Romano. Lo vediamo dalla strada che gli passa sopra.

Come si può vedere lo Stadio è adiacente la Basilica.


GIOVEDI' 11 GIUGNO 2015
 Ecco come si scriverebbe la data in cirillico bulgaro: гиоведì 11 гиугно 2015

KAZANLAC - КАЗАНЛАЦ

h 11,12
Da Plovdiv abbiamo raggiunto Kazanlak. Sbaglierò, ma questa statua mi fa pensare al passato regime comunista.

h 12,29
Un cartello indica la Tomba Tracia e ci dice inoltre che è una copia in quanto l'originale non è visitabile per motivi di conservazione.

h 12,38
Nella foto si può vedere la facciata e l'ingresso della tomba di Kazanlak nel momento del ritrovamento.

h 12,38
Pannello che mostra come si presentava la tomba dopo lo scavo. Come si nota la tomba è stata protetta da un'ulteriore costruzione che la racchiude.


h 12,39
Fiaschette e anfora trovate all'interno della tomba.


h 12,43
Corridoio di accesso alla sala circolare

h 12,44
All'interno della camera circolare vediamo la tholos con un dipinto murale che raffigura scene di banchetto e di guerra. La tomba trace risale al IV sec. a.C.
E' la tomba di un re e di una regina traci raffigurati seduti davanti ad un tavolo con le due mani congiunte.

h 12,45
Scene di battaglia raffigurate sulle pareti del corridoio d'ingresso (dromos). Pare che rappresentino una battaglia rituale in onore del defunto.
h 14,36
Dopo pranzo andiamo a visitare la tomba a tumulo di Shipka. Sotto il tumulo si trova una costruzione di 100 mq che comprende un ambiente scavato in un monolito del peso di 60 t.

h 14,46
Pianta della tomba che si trova sotto il tumulo



h 15,16
Andiamo a Stara Zagora e visitiamo la Chiesa Shipka Memorial

h 17,31
Dopo aver visitato alcune chiese passiamo davanti al Museo Storico di Plovdiv ospitato in un antico e caratteristico edificio.


h 17,34
Procediamo per il centro storico che presenta un  particolare lastricato.

 h  17,37
Arriviamo al Museo Etnografico
h 17,40
Distillatore per estrarre l'olio dai petali delle rose damascene che si raccolgono a mano nel mese di maggio.

h 17,48
L'occorrente per cardare e filare la lana

.h 17,51
Incudine e martelli


h 18,04
Fibbie

h 18,05
Maschere? con cappucci e con campanacci legati alla vita.

h 18,18
Le chiese ortodosse hanno ricche e preziose iconostasi.

h 18,35
Teatro romano

VENERDI' 12 GIUGNO 2015

SOFIA - СОФИА

h 11,49
Entriamo nel Museo Storico Nazionale

h 12,04
Sepoltura che conserva i gioielli d'oro indossati dal defunto. Nella mano destra regge uno scettro che è simbolo di potere. Attorno alla testa e in altre parti del corpo si notano cerchi pieni di varia grandezza. Attorno alle braccia porta dei bracciali.

h 12,10
Statuine femminili d'argilla e altri manufatti del V millennio a.C.
h 12,10
Statuine femminili fittili che rappresentano la Dea Madre - V millennio a.C.

h 12,11
Manufatti d'argilla dalla forma particolare con decorazioni. In basso a sinistra si vede un modello di forno - V millennio a.C.


h 12,17
Il soffitto della sala

h12,18
VIII sec. - prima metà del IX sec. d. C. Spade e staffe di ferro. 


h 12,25
San Cirillo e San Metodio. Dobbiamo a Cirillo la scrittura cirillica. (No comment)


Maglia di ferro da indossare sotto l'armatura - XIII-XIV secolo

Pisside d'argento e vetro colorato proveniente dal Monastero serbo di Decan. (1626)

Gioielli d'oro, d'argento, di vetro, di bronzo e dorati. XII - XIV secolo


Vari esemplari di Rhyton (vaso per bere a forma di corno) realizzati in oro. Anfore d'oro e piatto d'oro con scolpite in rilievo delle facce, una diversa dall'altra. IV - III secolo a.C.

Vetri . I - IV secolo d. C. Curioso manufatto di legno quadrato con contenitori ai quattro vertici.

Gatto. Sullo sfondo un mosaico.

XVIII sec. Mitra per Arcivescovo (Venezia) . Realizzata in oro, argento, filigrana, pietre preziose ed ornamenti multicolori.

A sinistra un vescovo (sconosciuto), al centro San Demetrio e a destra la Madonna col bambino.

San Giovanni Battista viene sempre rappresentato con la sua testa in mano. (XIV - XV secolo)


 Chiesa di Boyana

Andiamo a visitare la chiesa di Boyana dove si possono ammirare gli affreschi che la decorano internamente.
La guida ci dice che le pitture sono state realizzate a partire dal 1259 (8 anni prima della nascita di Giotto).
I dipinti evidenziano una maturità espressiva e conoscenze anatomiche veramente mirabili per quel tempo. Il nome del pittore è avvolto nel mistero. Le due foto sono tratte dal sito
http://www.uberti.eu/destinazioni/europa/bulgaria/sofia/luoghi-da-vedere/chiesa-di-bojana-boyana-sofia.html

Dopo il pranzo andiamo a visitare a piedi la città di Sofia.


h 16,58
La facciata del palazzo presidenziale, ex Palazzo del Partito comunista bulgaro. Dopo gli eventi del 1989 che portarono alla fine del regime comunista la gigantesca stella rossa al culmine della guglia sul palazzo fu sostituita con la bandiera bulgara.


h 16,14
Come si legge sulla scritta questo è il Naroden Teatro - Ivan Vasov -


h 16,42
Chiesa di San Giorgio (Ротонда „Свети Георги“, Rotonda "Sveti Georgi")
h16,43
Ingresso della Chiesa-Museo

h 16,56 - Resti di costruzioni dietro la chiesa di San Giorgio

h 16,57
La lapide ci dice che questi sono i resti di un edificio pubblico romano trasformato in chiesa.
La sua costruzione risale al IV secolo e pare che sia il più antico edificio rimasto della città di Sofia. Sulle sue pareti sono stati trovati tre strati di affreschi.
La chiesa di san Giorgio è collocata all'interno del cortile degli uffici amministrativi della presidenza bulgara. Oggi è un museo

h 17,18
E' ancora viva in Bulgaria l'antica usanza di appendere nastrini (martenitza) ai rami degli alberi. La martenitza è un piccolo ornamento rosso (per le guance rosse e la giovinezza) e bianco (per i capelli bianchi e la vecchiaia). Le martenitze possono essere semplici fili, nappe, bracciali o bambole. La tradizione di scambiarsi martenitza durante la prima settimana di marzo risale al IX secolo. Si indossano fino a quando si vede il primo segno della primavera: una rondine, una cicogna, un albero in fiore. Poi, entro il 1° aprile, si appendono ad un albero o si mettono sotto una pietra esprimendo un desiderio. Sui rami di questo albero sono stati appesi diversi martenitza.

Qualche bulgaro particolarmente patriottico ha appeso una martenitza bianca, rossa e verde, i colori della bandiera.

h 17,43
La cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij

h 17,44
Come si legge sulla scritta, la statua rappresenta Samuel, zar di Bulgaria (997 - 1014)
Samuel combattè contro l'imperatore bizantino Basilio II e riuscì ad ingrandire i suoi domini a scapito dell'Impero Romano d'Oriente. Ma nel 1014 Basilio II ebbe la meglio e fece 14.000 prigionieri bulgari che vennero divisi in gruppi di 100 ed accecati tutti tranne uno per gruppo a cui venne mantenuto un solo occhio per poter guidare gli altri 99 a Prilep dove si era rifugiato Samuel. Quando Samuel vide lo scempio svenne e morì il giorno dopo, il 6 ottobre 1014.

SABATO 13 GIUGNO 2015

Andiamo al MONASTERO DI RILA - МОНАСТЕРО ДИ РИЛА


h 9,53
Ci dirigiamo al Monastero di Rila. Dal pullman vediamo i moderni palazzi di Sofia.

h 11,22
Lungo la strada ci fermiamo in un bar. Nell'aria vediamo volare numerose rondini e sotto la tettoia del locale notiamo alcuni nidi. Dal nido a sinistra in basso spuntano le teste di due rondinini che aspettano la mamma che fa l'indifferente ma sorveglia la situazione.

 h 11,52
La strada che si percorre per salire al Monastero di Rila che si trova sui Monti Balcani a 1147 m di altezza, è in leggera pendenza e con curve larghe e comode. Attraversiamo una zona ricca di alberi maestosi che formano fitte foreste.

h 12,57
Pannello con la Madonna, santi e sante.

h 12,58
Questo pannello mostra un'anima (il bambino) contesa tra angeli e diavoli.
Ad Alghero c'era il gioco "Angelo bell'angelo" nel quale un bambino doveva raggiungere la Madonna contrastato dai diavoli e aiutato dagli angeli.

h 13,02
L'esterno del monastero è arricchito da pannelli e dipinti murali. Anche qui si vedono angeli e diavoli in azione. Di questa opera mi ha colpito il modo di aggiogare i buoi. Avevo già notato che nei musei etnografici visitati non avevo visto gioghi e la circostanza mi ha meravigliato poiché in Sardegna i gioghi non mancano in nessuna mostra contadina. Per noi il giogo ha persino un significato sacro (Vedi L'Accabadora nel blog superstizioni.blogspot.com). Qui i buoi sono aggiogati con due bastoni tenuti  insieme da altri due bastoncini.

h 13,39
Ecco il Monastero di Rila: come si vede le pareti esterne sono decorate con numerosi dipinti.

h 13,39
Il verde intenso della vegetazione fa da cornice ai colori del Monastero. Sullo sfondo le cime più alte dei Balcani.

h 13,41
Veduta più ampia del Monastero

h 13,48
Le meraviglie non sono finite. Sul retro del Monastero scopriamo un fiume che scorre con un allegro scroscìo.


h16,11
Al rientro verso Sofia vediamo i nidi delle cicogne sui comignoli.

DOMENICA 14 GIUGNO 2015

La mattinata è dedicata ad un'ultima passeggiata per la città.

h 10,53
Corte di Giustizia (САДЕБНА ПАЛАТА - Sadebna Palata)


h 11,32
Qui siamo al mercato di Sofia. Alcune persone sostano al bar.

h 11,57
Moschea
h 12,26
Mercatino delle pulci. Intorno vediamo alcune sculture di bronzo, tutte molto drammatiche. 

83 foto